Ecco come l’Amministrazione Comunale D’Ottavio sperpera, senza criterio alcuno il denaro pubblico, con tali comportamento non ci si deve meravigliare dei cinque milioni e rotti di scoperto di cassa.
Mentre in città si stanno recapitando le cartelle di pagamento relative alle imposizione TARI (Raccolta Rifiuti), cartelle che rispetto agli anni precedenti sono maggiorate anche del 100%, rileviamo come l’Amministrazione D’Ottavio, con un a esperta azione di clientela sperperi denaro pubblico a manca e a dritta.
Con determina di questo Comune n. 217 del 30.4.2014 si è provveduto a liquidare a tre professionisti locali, la non modica cifra di euro 7.750,40 a pagamento di un progetto preliminare per la “COSTRUZIONE DEL NUOVO MERCATO COPERTO NELL’AREA ADIACENTE AL PARCHEGGIO CIAVOCCO”, la cosa singolare è però che tale area non è stata ancora individuata come quella che dovrebbe accoglierete il nuovo mercato coperto.
Di tale situazione di incertezza è fatta anche menzione nella detta determina quando si afferma: “…. A distanza di sei mesi la Giunta Comunale non ha ancora deliberato in merito per l’apporvazione del predetto progetto, IN ATTESA DI DEFINIRE SE LA COLLOCAZIONE DEL SITO SIA ADATTO O MENO…”.
Appare chiaro che se l’area non dovesse essere quella il detto progetto sarebbe carta straccia ed i soldi spesi sarebbe stati letteralmente buttati.
MA NON ERA PIU’ LOGICO CHE PRIMA SI INDIVIDUASSE L’AREA CON ESATTEZZA E POI SI AFFIDASSE L’INCARICO PER LA REDAZIONE DEL PROGETTO???????????
Tale comportamento è comunque scorretto anche se l’area dovesse poi essere quella, spendere dei soldi per una progettazione che non si sa poi si possa utilizzare è comunque un comportamento irresponsabile DA PARTE DI CHI AMMINISTRA DENARO PUBBLICO.
Tale tipo di comportamento denota una conclamata approssimazione nelle scelte, votate non al bene dell’economia della città, ma solo ed esclusivamente al mantenimento di posizioni di clientela, a tutto discapito della città e dei cittadini Ortonesi.
Ovviamente a seguito di tale situazione inoltrerò RICORSO ALLA CORTE DEI CONTI, alla quale ovviamente allegherò anche la copia della indicata determina.
Tommaso Cieri