«La deroga si può dare, dipende soprattutto dalle condizioni morfologiche territoriali, ma un conto è se un punto nascita fa 490 parti l’anno al posto di 500, un conto se ne fa 200». Questa è l’affermazione del Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin a margine di un incontro a Rivisondoli (leggi...), rispondendo ai cronisti sulle proteste in atto in Abruzzo per la imminente chiusura di alcuni punti nascita.
«Il PD di Ortona -dichiara Tommaso Coletti, capogruppo in Consiglio Comunale- ha indicato la strada giusta per tentare di salvare il punto nascita dell’Ospedale. Infatti, con la mozione presentata in Consiglio Comunale ed approvata all’unanimità nella seduta del 27 febbraio scorso, il gruppo del PD ha indicato la strada del Governo nazionale per ottenere la deroga rispetto ai criteri rigidi imposti con decreto dal Ministero e che la Regione deve obbligatoriamente rispettare».
«Dopo la dichiarazione del Ministro, il punto nascita dell’Ospedale di Ortona, con i suoi 554 parti nel 2014 e con un territorio morfologicamente particolare che si estende fino a Guardiagrele , potrebbe avere la deroga rispetto ai criteri imposti dal decreto e continuare così a svolgere il suo qualificato servizio a favore dei cittadini del territorio di riferimento. E’ necessario insistere, con il coinvolgimento della Regione, per cogliere l’obiettivo -continua Coletti- Tutte le forze politiche devono dare il proprio contributo presso la Regione e presso il Governo Nazionale allo scopo di rappresentare la particolarità dell’Ospedale di Ortona che, oltre ad avere il punto nascita con 554 parti l’anno ed un ampio territorio alle spalle, da tempo, ha indirizzato la propria attività sulle patologie femminili»
«Il Partito Democratico, insieme al suo gruppo consiliare, soprattutto dopo l’apertura del Ministro, continuerà nell’impegno per la salvaguardia del Punto nascita di Ortona, ma è necessario -conclude Coletti- che l’amministrazione comunale e le altre forze politiche facciano altrettanto».