Navigando lungo la nostra costa durante questi giorni di fine gennaio, sono facilmente avvistabili anche a poca distanza dalla costa, delle estese chiazze iridescenti color rosso aranciato.
Per quanto il fenomeno sia particolarmente anomalo, non c’è assolutamente nulla di cui preoccuparsi in quanto si tratta di un bloom (estesa fioritura algale) di Noctiluca scintillans, un’alga unicellulare fitoflagellata di natura gelatinosa che presenta il massimo della sua particolarità nelle notti senza luna e lontano da fonti luminose.
L’alga infatti è dotata di bioluminescenza, ovvero la capacità di trasformare l’energia chimica in energia luminosa, creando uno spettacolo inquietante per chi l’osserva per la prima volta, ma estremamente affascinante e totalmente innocuo per gli esseri umani.
In presenza di fitti banchi il mare sollecitato da movimenti repentini, risplende di un fantastico colore blu elettrico e le scie delle imbarcazioni sembrano strisce di stelle cadenti.
La noctiluca è probabilmente uno degli organismi più studiati da chi si occupa di bioluminescenza. A quale scopo la Noctiluca emette energia luminosa, spendendo una aliquota notevole della sua energia metabolica?
È noto che esse vengono predate dai copepodi, piccoli crostacei che non hanno una vista molto sviluppata e che a loro volta sono predati dai pesci. Quando un copepode si avvicina, determina un movimento turbolento dell’acqua su microscala che disturba la Noctiluca 'invitandola' ad emettere luce. Alcuni ricercatori hanno osservato che in seguito all’emissione di energia luminosa, il minuscolo crostaceo si allontana velocemente, al fine di evitare la predazione da parte dei pesci che li cacciano a vista, e che notoriamente sono attratti dalla luce. Trattasi quindi di un meccanismo di difesa, coevolutosi insieme alla capacità predatoria di alcune specie di pesci che cacciano utilizzando la vista.
Il risultato è un paesaggio onirico, illuminato da una luce blu soffusa che si muove e si spezza col movimento delle onde, formando linee discontinue, e che richiama ogni volta centinaia di curiosi e turisti sulle sponde dei Gippsland Lakes, in Australia, e nelle baie di Porto Rico, i due luoghi dove il fenomeno della bioluminescenza della Noctiluca scintillans si verifica con maggiore continuità , assumendo contorni magici e di grande suggestione.
Non abbiamo alcun modo per evitare questa proliferazione di alghe rosse, bisogna attendere che si disperda naturalmente con la forza delle onde e dei venti infatti di solito, la "noctiluca scintillans" si forma quando le correnti fanno risalire sulla superficie del mare acque fredde e ricche di sostanze nutritive.
Questo fenomeno è studiato dall'inizio del 18mo secolo dagli scienziati di tutto il mondo e viene perfino descritto da Jules Verne nel suo romanzo "20.000 leghe sotto i mari".
Nessuna preoccupazione pertanto e fortunati coloro che navigando di notte possono godere di questo magico spettacolo della natura che non va messo in relazione né con inquinamento ne tanto mento con modificazioni delle caratteristiche ambientali delle nostre acque.
Paolo De Iure Presidente Ortona Sub