Il 26 giugno ricorre la Giornata internazionale contro il consumo e il traffico di droga, indetta per la prima volta nel 1987 dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare l'obiettivo comune a tutti gli Stati membri di creare una comunità internazionale libera dalle droghe. CIPA Onlus, impegnata da 30 anni nel settore delle dipendenze patologiche, vuole invitare i lettori ad un momento di riflessione su questo tema, indicando alcuni dati che non sono certamente esaustivi ma che, speriamo, possano aiutare a comprendere meglio un problema che è sempre più sottovalutato.
Lo scorso 4 giugno è stata presentata a Lisbona, dall’OEDT (Osservatorio Europeo sulle Droghe e le Tossicodipendenze), la Relazione Europea sulla Droga 2015 dalla quale emergono i seguenti dati (riferiti al 2013). In Europa, il mercato delle sostanze stupefacenti è in rapida evoluzione e sempre più globalizzato, inoltre è sensibilmente aumentata la potenza e la purezza delle droghe illecite consumate più frequentemente, con gravi conseguenze per la salute dei consumatori.
La cannabis (marijuana, hashish) è la sostanza illecita più consumata: 19,3 milioni di consumatori adulti (15-64 anni) dei quali 14,6 milioni sono giovani adulti (15-34 anni). La cocaina è la sostanza stimolante illecita di elezione: circa 3,4 milioni di consumatori adulti (15-64 anni) di cui 2,3 milioni sono giovani adulti (15-34 anni). Il consumo di anfetamine e metanfetamine (MDMA o Ecstasy, Speed, Crystal) resta inferiore a quello di cocaina: circa 1,6 milioni di consumatori adulti (19-64 anni) di cui 1,3 milioni giovani adulti (15-34 anni). È in calo il mercato dell’eroina, con 1,3 milioni di consumatori problematici, tuttavia preoccupa l’incremento della produzione di oppio, nel biennio 2013-2014, in Afghanistan, il paese da cui proviene la maggior parte dell'eroina consumata in Europa; quindi si potrebbe verificare una maggiore disponibilità di eroina sul mercato europeo. Nel 2014 l’OETD ha catalogato 101 Nuove Sostanze Psicoattive (NPS) rispetto alle 81 del 2013. Il web gioca un ruolo sempre crescente nella fornitura di diverse sostanze stupefacenti che sono vendute e acquistate on-line.
In Italia i consumi delle droghe sono sempre più ricreativi e utilitaristici, cioè non comprendono necessariamente, come avveniva alcuni anni fa, la devianza o la scelta di uno stile di vita. La Relazione annuale al Parlamento sulle tossicodipendenze 2014 evidenzia che il consumo di droghe cresce soprattutto tra i giovani, in special modo quello di cannabis (fascia di età 15-19 anni: il 24% nel 2014 contro il 21,60 nel 2013). Invece il consumo di cocaina è diminuito ed è rimasto stabile quello di eroina, stimolanti e allucinogeni. Un discorso a parte è quello relativo alle cosiddette “droghe legali”: l’alcol e il gioco d’azzardo i cui dati sono allarmanti, in particolare per quanto riguarda i giovani.
La cornice intorno a questo quadro di dati è scoraggiante: i media si interessano marginalmente del consumo di droghe; la politica, a livello nazionale e locale, è quasi del tutto assente e il dibattito si accende solo di fronte a qualche notizia in grado di suscitare clamore come, per esempio, la recentissima - e a nostro avviso scellerata perché non risolve ma aggrava il problema - proposta di legalizzare la cannabis da parte di un gruppo di circa 200 parlamentari italiani, appartenenti trasversalmente a diversi partiti; la società mostra una certa assuefazione al fenomeno e, ormai, sembra conviverci.
Una breve riflessione, infine, sulla realtà territoriale di Ortona: pur non potendo diffondere dati per obblighi di riservatezza, da addetti ai lavori, possiamo affermare che Ortona, in tema di consumo di sostanze stupefacenti, non rappresenta certamente un’isola felice; lo confermano, tra l’altro, i numerosi interventi effettuati in città dalle forze dell’ordine sia di recente (nel marzo 2015 sono stati sequestrati ben 2,400 kg. di marijuana) che negli scorsi anni (in particolare nel 2011 e nel 2009).
Poiché il 26 giugno ricorre anche l’anniversario della scomparsa di don Lorenzo Milani, concludiamo con un suo insegnamento che non dovremmo mai dimenticare: “Ho imparato che il problema degli altri è uguale al mio. Sortirne tutti insieme è fare politica…”