L'AQUILA 13/08/2015 - «I tre consiglieri di maggioranza "in dissenso", Monticelli, Olivieri e Gerosolimo, nel corso della loro conferenza stampa di ieri hanno chiesto al governo regionale e al presidente D'Alfonso un cambio di rotta a livello di metodo anche per quanto riguarda la chiusura dei Punti nascita. Il problema è che questa richiesta, seppur condivisibile, vale solo per 3 delle strutture in questione, ovvero Atri, Sulmona e Penne che chiuderanno a novembre, ma non per Ortona la cui attività cesserà stranamente il 31 agosto». 

E' quanto dichiara il Presidente della Commissione di Vigilanza Mauro Febbo che evidenzia: «Considerando che l'attività del Consiglio regionale riprenderà l'8 settembre, il Punto nascita del Bernabeo sarebbe spacciato, non ci sarebbe nessuna possibilità di riaprire la discussione. Per questo ritengo necessario e opportuno mettere le 4 strutture allo stesso livello, ovvero prevedere la stessa data di chiusura, in modo da sfruttare il tempo a disposizione per fare le attente valutazioni del caso magari riaprendo un confronto costruttivo durante il periodo estivo. Anche perché mi chiedo: come mai c'è tutta questa fretta di chiudere punto nascita e reparto ginecologia? Quello di Ortona – conclude Febbo - è l'unico a possedere tutti i requisiti necessari a garantirne l'eventuale proseguimento dell'attività ma rischia di essere l'unico a chiudere. Perché? Quali interessi ci sono dietro?».