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Il Direttore Generale degli Istituti Culturali di San Marino sarà ad Ortona il 7 Giugno

L'autore e candidato Attilio Alessandro Ortolano lo ha invitato nella nostra città per parlare di Arte e Cultura, e lanciare una idea: un Festival per Ortona.

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Mercoledì 7 Giugno alle ore 19.00 davanti al teatro Tosti Ortona ospiterà il Direttore Generale degli Istituti Culturali di San Marino, Paolo Rondelli. 

Rondelli è stato invitato dall'autore e candidato Attilio Alessandro Ortolano, Lista Ortona Bene Comune, per Rinaldo Veri Sindaco. 

Parteciperanno all'evento il candidato sindaco Rinaldo Veri e l'artista ortonese Franco Sciusco.

Sarà presentata l'idea di un Festival delle arti, musica e letteratura per la città di Ortona.

 

Ortolano sull'evento:

Qualcuno dice che ho sbagliato ad organizzare questo evento in campagna elettorale. Credo che il vero sbaglio sia tenere tutto per noi senza permettere ad una città, una nazione o un mondo di diffondere cultura e bellezza. Più semplicemente esiste uno sbaglio comune: candidarsi alle elezioni politiche. Nello stesso momento ne esiste uno più grave ma ugualmente poco serio: non candidarsi e criticare chi lo fa. Non è una battaglia: hanno ragione entrambe le parti, sarebbe bello favorire le strade belle per tutti. Rispondere alla delusione con la voglia di provarci. Ho delle idee e le pubblicherò per tutti. Non ho paura che vengano rubate da qualcuno. E, anche se così fosse, c'è un guadagno: un piccolo passo avanti. Non nego di avere un interesse personale: mettermi al servizio di tutti. Questo gioco della politica in questo senso non mi sembra un lavoro ma una missione. Si ha la responsabilità di gruppi interi di persone. Da un politico possono dipendere gioie e dolori dei cittadini, le loro lamentele o la voglia di fare meglio.

Qualche volta sono preoccupato. Mi pare che l'intera classe politica sia semplicemente lo specchio di tutto il resto. Un gruppo politico è una lente di ingrandimento sulla situazione di una città o di una nazione.

I nostri tempi non mi sembrano quelli dell'Eden. Ed è chiaro che per imparare a pensare in modo diverso non si possono scegliere tempi facili. Non mi meraviglio ma soprattutto non sento di poter andare avanti con altre affermazioni, mi auto-ammonisco che devo prima vivere e poi filosofare.

E' la stessa ragione per la quale mi sono candidato: per me è un campo di addestramento. E penso che non esista esperienza buona o cattiva: con entrambe si può crescere.

Non mi importa di vincere o fallire perché ho un cammino da seguire.

E il cammino di ogni persona si realizza nonostante muri, retromarce, arresti, cadute.

Come direbbe Flaiano: la situazione è grave ma non è seria. 

Io ci provo.

Grazie a Tutti. 

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