Seppure ad oggi non è stato ancora pubblicato alcun calendario delle manifestazioni estive, ai cittadini Ortonesi, e ai potenziali turisti, i quali dovrebbero usufruire di tali attività di svago, non è dato di sapere quali sono e quali saranno le manifestazioni organizzate sul territorio, se non a mezzo di chiacchiere, e/o notizie ufficiose, con ciò creandosi solo una gran confusione di avvenimenti, serate e manifestazioni che sicuramente non depone a favore di una città che dovrebbe fare turismo, sviluppare turismo e soprattutto vivere di turismo.
Si è però in grado, dopo aver ovviamente verificato le relative delibere di Giunta, quindi documenti ufficiali dell’Amministrazione Comunale, di sapere quanto questa confusa e “occulta” programmazione è costata ad oggi al cittadino Ortonese: si “inizia la stagione” con la partenza della tappa della corsa ciclistica Tirreno Adriatico, alle cui casse comunali è costata ben 23.000,00 euro, si è poi provveduto ad erogare un contributo ad una manifestazione organizzata dal Touring Club per un importo di euro 2.500,00, ad inizio stagione, precisamente nell’aprile 2013 si è provveduto a far stampare ben 12.000 copie di una guida rapida della Città di Ortona (guida che a tutt’oggi io non ho visto da nessuna parte) per una spesa di euro 9.000,00, si è rifatta la mostra Arte in Abruzzo Margherita D’Austria con il costo di euro 6.600,00 (l’anno prima la stessa mostra era costata euro 2.200,00), poi si è organizzato il convegno “Vino e Territorio” ci vi ha partecipato ha potuto constatare la consistenza, certo è che è costato alla comunità ben 22.000,00 euro, vi è stato il contributo alla presentazione del libro della scrittrice Dacia Maraini costata euro 1.500,00, a fine maggio si è deciso di organizzare “Ortona Filosofia e Mare”, costata “solo” euro 11.000,00 evento questo che precedeva la settimana D’Annunziana costata euro 10.000,00 e la mostra del pittore Slongo, preceduta dalla presentazione del critico d’arte Sgarbi costata altri 10.000,00 euro, poi ci sono le “famose” sedute di piazza S. Tommaso e Piazza della Repubblica costituenti l’arredo urbano costate euro 20.000,00 all’Amministrazione Comunale e il resto alla regione.
Ovviamente per attuare tutte le dette manifestazioni era necessario impiegare anche forza lavoro allora l’amministrazione ha pensato bene di avvalersi dell’opera di otto lavoratori, ovviamente attinti alle agenzie di lavoro somministrato che costano quasi il doppio rispetto ad un ordinario rapporto di lavoro, da impiegare fino al 31.8.2013 per un costo complessivo di euro 30.000,00 facendoli però lavorare “solo” 20 ore settimanali pro=capite (la cosiddetta moltiplicazione dei pani e dei pesci), e, sempre con lavoro somministrato, sono stati impiegati altre 8 unità lavorative per la pulizia delle spiagge libere per il periodo da giugno a settembre e per un costo complessivo di euro 17.500,00. (peraltro ci si chiede come tali lavoratori, e non imprese specializzate, evidentemente sforniti di tutta l’attrezzatura necessaria possano svolgere tale compito, ma del risultato possiamo constatarlo da soli)
Ovviamente nel detto elenco di spese non sono stati conteggiati euro 80.000,00 spesi per le feste patronali del 2013, che sommati alle spese innanzi dette, ammontano a complessivi euro 243.100,00, soldi pubblici spesi dal 1.1.2013 al 18.7.2013, e manca ancora la notte bianca, ecc ecc..
Ora, senza stare a disquisire sulla opportunità di tali scelte, se il periodo storico consentiva un uso cosi disinvolto delle risorse comunali, se magari era meglio investire sul rilancio economico del territorio in altri settori economici, sta di fatto che, è necessario, per rendere “appetibile” il territorio ai turisti, promuovere iniziative manifestazioni ed eventi che possano, come detto, valorizzarci, determinando quindi anche un ritorno economico per le nostre attività.
Portare gente a spendere nella nostra città, è un lavoro serio che va affidato a persone capaci e soprattutto esperti professionisti del settore, persone che sappiano programmare e soprattutto pubblicizzare gli eventi che si svolgono in città, altrimenti diventano eventi a vantaggio dei pochi che li conoscono, e non portano, anzi danneggiano la città, la quale si aggrava di ulteriori spese inutili.
Tommaso Cieri