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Fabrizio Leonzio fornisce le sue precisazioni

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In merito a quanto riportato sulla stampa Fabrizio Leonzio  comunica:
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Voglio precisare quanto segue:
riguardo la mancata realizzazione del parcheggio, è necessario sottolineare come la realizzazione sia stata impedita dal parere contrario dell’ANAS che ha motivatamente
ritenuto pericoloso l’accesso in quel punto della SS16. In ragione di ciò ho chiesto in luogo della realizzazione del parcheggio, la cosiddetta ‘monetizzazione’, che mi comporterà un esborso cospicuo in favore del Comune di Ortona.
Preciso inoltre che detta facoltà corrisponde ad un preciso diritto che risiede nel regolamento comunale approvato con delibera del consiglio comunale del 28 Gennaio 2013.
In definitiva voglio sottolineare che l’ordine di chiusura è stato emanato poiché la mancata realizzazione del parcheggio avrebbe costituito, a parere del Comune, un difetto di adozione delle misure richieste in relazione alla scia da me presentata.
Su questo punto i miei legali mi hanno consigliato un ricorso al TAR che non ho voluto presentare poiché avrei aperto un contenzioso con l’amministrazione della quale ho fatto parte, e in ogni caso, il consiglio comunale si pronuncerà verosimilmente a breve nella prossima seduta, e a quel punto la mia posizione sarà regolare anche da questo punto di vista.
In conclusione, in questo specifico punto, io mi sento danneggiato dal Comune di Ortona, poiché se fosse stata accolta tempestivamente l’istanza di monetizzazione presentata dal mio tecnico, a questo punto non sarei stato costretto a licenziare dieci dipendenti in attesa della diligenza dell’amministrazione.
E ciò, anche a voler tacere il danno diretto alla mia famiglia sia in termini di mancato guadagno, e sopratutto di immagine.
Per quanto riguarda l’allaccio alla fogna tengo a precisare che già in data 15 Aprile 2019 in sede di sottoscrizione con la SASI della fornitura dell’acqua, ho segnalato lo scarico nella pubblica fognatura, mio diritto vista la bucalossi pagata.
I lavori di allaccio sono stati effettuati alla luce del sole e regolarmente certificati da una ditta specializzata.
Non solo, gli scarichi in questione sono assimilabili a quelli domestici come evincesi dal provvedimento autorizzatorio della SASI, come richiamato dall’articolo di giornale in
questione.
Anche in questo caso, onestamente, non capisco in che modo ho infranto la legge.
Infine devo amaramente constatare che la mia voglia di fare impresa è stata oggetto di facili strumentalizzazioni e a nulla è valso il mio sacrificio di dismettere le mie cariche istituzionali, ancora oggi oggetto di polemiche per attaccare un amministrazione di cui ormai non faccio più parte.
Lascio a voi cittadini trarre le conclusioni di questa vicenda che ripeto mi ha gravemente danneggiato, anche se lo ritengo superfluo per chi mi conosce da sempre.

F.to Fabrizio Leonzio

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