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Covid-19 : servizio anti-assembramento dei carabinieri di Ortona.

Controlli anti assembramento al centro di Ortona a Marina di Fossacesia e di San Vito Chietino. Un barista sanzionato, rilevato il rispetto dell’uso delle mascherine, e del distanziamento sociale

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La compagnia dei carabinieri di Ortona nella serata di sabato 24 ottobre ha svolto un servizio dedicato ad arginare la pandemia da Covid-19. Una dozzina di carabinieri hanno effettuato attenti controlli dei locali pubblici del centro di Ortona, con particolare riguardo a quelli che si affacciano a Porta Caldari e lungo corso Vittorio Emanuele II, ed delle Marine di Fossacesia e San Vito Chietino.

E’ stato rilevato il pressoché totale utilizzo delle mascherine ed il rispetto del distanziamento sociale; particolare attenzione è stata rivolta agli esercizi pubblici, in particolare i bar, durante l’orario dell’aperitivo, infatti questo è tra i momenti più sensibili per la prevenzione dei contagi, perché il distanziamento può venire meno così come l’allentamento, fisiologico, dell’uso della mascherina.

In tutto sono stati una ventina i locali controllati; tranne in uno, dove il gestore è stato sanzionato perché serviva i clienti al banco dopo le 18:00 senza far rispettare il distanziamento sociale, nei restanti locali è stato riscontrato che la presa di coscienza di gestori e cittadini è sempre più sentita, gli avventori erano ben distanti tra di loro ed indossavano la mascherina.

Particolarmente sentito è stato il fine preventivo dei controlli, con riguardo alle fasce più giovani della popolazione con cui i carabinieri si sono soffermati a lungo a dialogare per far comprendere, ulteriormente, l’importanza dell’uso della mascherina, dell’igiene delle mani e del distanziamento sociale.

A seguito dell’entrata in vigore del nuovo DPCM, che prevede misure più stringenti, i controlli saranno più frequenti e capillari.

 

Si rivolge l’invito a tutti i cittadini a contattare il numero di pubblica utilità 112 per ricevere risposte, alle più disparate domande, come già riscontrato durante il noto lockdown della primavera scorsa.

c.s.

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