Un consiglio comunale unico nel suo genere che si protrae per due giorni . Non è questa la particolarità in quanto questo può succedere quando si inizia alle 17,30 e con nove punti all'ordine del giorno più le comunicazioni ma quello che farà parlare anche fuori dai confini cittadini è che il 21 , giorno di prima convocazione , è successo il caos solo perché la Minoranza aveva chiesto l'inversione dell'ordine del giorno spostando le comunicazioni al primo punto anziché all'ultimo. La Maggioranza inspiegabilmente ha perso la testa forse perché non intendeva affrontare subito il grave problema delle dimissioni dell'Assessore Paola Di Sipio che aveva accusato l'amministrazione e quindi il Sindaco di averla esautorata perché costretta ad approvare delibere e altro già preconfezionate .
Il Sindaco che aveva cercato di fare passare tutto sotto silenzio ben sapendo che rappresentava uno smacco per lui mettere a nudo il suo modo di operare ossia , “ io e pochi altri decidiamo e voi ” assessori approvate in silenzio , considerando poi che la Di Sipio ha rinunciato al lauto stipendio pur di mantenere la “ schiena dritta ” contrariamente agli altri abbarbicati alle sedie incuranti di qualsiasi remora pur di non schiodarsi . Certo che discutere di questo a fine seduta e quindi a notte fonda gli avrebbe permesso di occultare o di ovattate questo increscioso episodio per lui . Comunque , sia l'assessore Canosa che il Sindaco definiti dalla Schiazza i “ due Papi ” perché ormai , secondo lei la Canosa e' assorta nei fatti a prima cittadina , invitavano i propri consiglieri ad abbandonare l'aula per far mancare il numero legale ma non avevano calcolato che il Presidente del Consiglio rimanesse in aula e quindi mantenendo in vita il numero legale . A quel punto si sono scatenati i richiami dei “ poveri consiglieri ” usciti dall'aula che si vedevano in qualche modo “ sbeffeggiati ” dal loro presidente del Consiglio . Dopo qualche attimo di sconforto dei consiglieri ma soprattutto della Canosa e del Sindaco , il presidente Polidoro Vincenzo cedeva e si allontanava anche lui dall'aula facendo così mancare , ma ben consapevole di aver fatto una mancanza morale all'istituzione che rappresenta , definitivamente il numero legale .
Uno spettacolo indicibile , bello e nello stesso tempo esilarante vedere la maggioranza abbandonare l'aula sotto l'applauso ironico sbeffeggiante di tutta la Minoranza. Credo che un abbandono da parte della Maggioranza per far mancare il numero legale sia un avvenimento più unico che raro e che questo si , altro che le festarelle , farà balzare Ortona alle cronache nazionali per lo spettacolo esilarante e grottesco .
Senza presunzione mi permetto di dare un suggerimento all'assessore al Bilancio Di Bartolomeo : perché non proporre i consigli comunali a pagamento perché farebbe grandi incassi visto che lo spettacolo è eccellente e così potrebbe anche risolvere la penuria di soldi che a breve si manifesterà con tutta evidenza e forse drammaticità visto che il periodo di soldi elargiti a pioggia con il PNRR sta per finire ? Mi spiace fare certe considerazioni ironiche , altrimenti non ci sarebbe che piangere , in quanto reputo il Consesso Consigliare un organo di vitale importanza ma purtroppo i fatti sono lì e nessuno può contestarli .
Quello che però è strano è che il Sindaco ha perso le staffe senza rendersi conto che il Consiglio Comunale aveva anche una seconda convocazione e che quindi comunque si sarebbe tenuto obbligatoriamente il giorno successivo senza che potesse adottare la tattica della mancanza del numero legale perché è notorio che in seconda convocazione bastano anche solo sei consiglieri presenti . Questa manifestazione così palese di nervosismo estremo è indice che ormai si sente accerchiato e in qualche modo cerca di evitare qualsiasi confronto che lui ritiene possa metterlo in difficoltà e quindi cerca di rifugiarsi con atteggiamenti fuori da ogni logica di buon senso e di civile dialettica politica.
Ormai la china è tracciata e si accentua ogni giorno di più e le cose e le manifestazioni osservate sono così palesi e foriere di prossima “ morte politica ” della legislatura che solo chi non vuole vedere non nota o non se ne rende addirittura conto. Tutto questo è riferito al giorno 21 ma il “bello” viene nel giorno successivo ossia il 22 con ulteriori colpi di scena che per non tediarvi troppo vi finirò di raccontare domani così da rendere la " telenovela "completa.
Annuncio soltanto che la seconda puntata e' avvincente e dimostra ancora di più che le cose stanno precipitando sempre di più e che la conclusione ingloriosa per la Maggioranza potrebbe essere più vicina di quanto preventivato forse anche da loro . A domani allora .
Amerigo Gizzi