Si chiude definitivamente il sipario sull'Amministrazione di centro-sinistra guidata dal Sindaco Vincenzo D'Ottavio.
Le dimissioni irrevocabili del primo cittadino hanno di fatto prodotto lo scioglimento della Giunta e del Consiglio Comunale.
Tanto tuonò che piovve.
Il malumore e i mugugni da tempo serpeggiavano all'interno della coalizione vincitrice delle elezioni del 2012 ma nessuno degli addetti ai lavori ha cercato concretamente di trovare la soluzione scaccia-crisi.
Rimpasti in Giunta, dimissioni di due consiglieri del Partito Democratico e l'esclusione dall'incarico di Giunta di un componente del partito di SEL, hanno soltanto aumentato le tensioni negli animi dei protagonisti che molte volte di fronte all'approvazione di argomenti importanti, hanno scelto la strada del disimpegno.
E' questa la sintesi di una legislatura, sempre litigiosa e senza leaderschip all'interno del Direttivo del PD.
Le dimissioni del segretario cittadino Alessandro Scarlatto è stato il vero "allarme" che non è riuscito a disinnescare neanche l'autorevolezza del consigliere regionale Camillo D'Alessandro.
Appare inutile cercare i responsabili o gli irresonsabili di tale Caporetto.
La buona politica vissuta sotto assedio da veti incrociati non ha prodotto l'accoglimento di istanze di fondamentale importanze.
L'ultimo atto della Giunta, presieduta dal Vice Sindaco, ha approvato tra i vari argomenti urgenti, la riduzione delle tariffe per l'uso degli impianti sportivi.
Tornano in vigore, ironia della sorte, le tabelle istituite da Sindaco Nicola Fratino.
Un segnale positivo per chiedere scusa alla città.
Si spera, come tra l'altro è accaduto nel lontano 1984, che il Commissario Prefettizio riesca in qualche modo a sbloccare i nodi relativi al Piano Regolatore Generale di Ortona.
Nel frattempo, la campagna elettorale entra nel vivo del dibattito cittadino.