MAGGIORANZA ASSENTE. GLI INTERESSI SVUOTANO IL CONSIGLIO COMUNALE E DANNEGGIANO LA CITTÀ.
Sempre presenti sui giornali, sindaco, vice sindaco e assessori assenti nella guida e decisioni per la città. Una assenza totale quella del Consiglio comunale di sabato 5 novembre che da la misura della mancanza di guida di Ortona e di trasparenza.
COSA C’È DIETRO E NON SI DICE
All’ordine del giorno della seduta era prevista: “Permuta di un terreno del Patrimonio Comunale ad integrazione delle aree del Parco Ciavocco con terreni di proprietà privata”. Per capire bisogna richiamare all’attenzione i numeri delle valutazioni: il terreno di una società privata dell’ampiezza di 590mq, grava in un’area franosa a ridosso del Castello Aragonese - che nel PAI preesistente era addirittura “Zona Rossa” (modifica apportata dal Comune nell’aprile 2022) - nella perizia di stima commissionata dal Comune (redatta ad inizio maggio 2022), ha assunto il valore di € 130 al mq (valore complessivo dei 590mq risulta € 76.700,00), mentre al terreno del Comune, sito anch’esso nella stessa zona, esteso 770 mq, è stato attribuito un valore di 95 € al mq (valore complessivo € 73.150,00).
L’Agenzia del Demanio per un’area limitrofa a quella privata oggetto di permuta, entrambe ubicate all’interno del Parco Ciavocco (entrambe distinte in catasto al fg. 25), ha attribuito al terreno un valore modestissimo pari a 18,00 euro al mq (il terreno demaniale ha un’ampiezza di 160 mq ed è stato messo in vendita per un importo base di € 2.880,00).
VALUTAZIONI CONTRASTANTI
Differenze di valutazioni tra terreni del Comune, del Demanio e del privato che fanno emergere perplessità. Queste macroscopiche differenze di valore dei terreni, situati tutti nella medesima zona, non appaiono giustificati e la permuta proposta sarebbe dannosa per il patrimonio della città, laddove il valore attribuito alla proprietà del privato ammonterebbe a 130 euro al mq a fronte di quella dell’Agenzia del Demanio pari a 18,00 euro al mq. Una differenza abissale.
PATRIMONIO COMUNALE TRASCURATO E SVENDUTO
Il patrimonio della città è da troppo tempo trascurato. La prima domanda è: come è stato possibile che un parco pubblico sia stato realizzato anche sulla proprietà di un privato che oggi rivendica la c.d. “occupazione usurpativa” e presenta il conto alla città?
Eppure il Parco Ciavocco è stato realizzato negli anni settanta, è rimasto abbandonato, e da ultimo riqualificato nel 2015 con una spesa di 800 mila euro, utilizzando il ristoro ambientale per la realizzazione della centrale turbogas di Tamarete.
INTERESSI ED ERRORI DEL PASSATO E DEL PRESENTE
Sono molti gli interrogativi che questa vicenda racchiude. In primo luogo i cittadini tenuti all’oscuro di questi passaggi, valutazioni e interessi. I proprietari delle aree pubbliche sono i cittadini che devono sapere come e per cosa spende il Comune. Poi perché l’area non è stata espropriata al valore vile del tempo, con beneficio per la collettività?
LA COMMISSIONE D’INCHIESTA
Perché gli errori degli amministratori, passati e presenti devono ricadere sempre sugli incolpevoli cittadini? Infine è l’ora di una Commissione di inchiesta che prenda in carico “l’affaire” Ciavocco e tante altre storie che devono essere chiarite.
Peppino Polidori Orizzonti centrostudi
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