L’assemblea regionale del Partito Democratico, nella sua prima riunione di insediamento, su proposta del Sen. Tommaso Coletti, ha approvato un documento sulla riforma delle province.
«Le Province riformate con legge 56 del 2014(la legge Del Rio) -spiega Coletti- stanno attraversando un momento di difficoltà economica e finanziaria al punto tale da non poter assicurare i servizi essenziali quali la manutenzione delle strade provinciali e la manutenzione degli edifici delle scuole superiori.
Dal 1° gennaio 2015 tutte le altre funzioni sarebbero dovute passare, con legge regionale, ad altri enti, regione stessa o comuni, mentre a tutt'oggi, con le scarse risorse a disposizione, le Province stanno ancora provvedendo a svolgere delle funzioni che non sono più proprie secondo la legge di riforma. Inoltre lo Stato ha azzerato i trasferimenti alle Province che stanno provvedendo a svolgere le funzioni con le scarse entrate proprie.
In più lo stato ha chiesto alle Province, con la finanziaria 2015, di partecipare alla riduzione della spesa della pubblica Amministrazione, per l'anno 2015, con una somma complessiva di un miliardo di euro: circa dieci milioni per ogni Provincia. Con questo ultimo provvedimento le province, se le norme non saranno modificate, non arriveranno nemmeno a metà anno ed i servizi non saranno più erogati. Da questa realtà -conclude Coletti- nasce l'odg per dire a Regione e Stato che le province sono state lasciate sole».
Di seguito è riportato il documento integrale.
L’assemblea regionale del Partito Democratico riunito all’Aquila il 14 marzo 2014,
CONSIDERATO che la Legge 56/2014 sulla riforma delle Province e le sue successive modifiche ed integrazioni hanno previsto tempi cadenzati per i vari passaggi relativamente al trasferimento di alcune funzioni ai comuni, alle regioni o allo stato già dal 01.01.2015;
PRESO ATTO che, ad oggi, tutte le funzioni da trasferire sono rimaste ancora in capo alle Province che nel contempo hanno subito un azzeramento dei trasferimenti da parte dello Stato;
CONSIDERATO inoltre che entro il 31 marzo dell’anno in corso le Province dovranno ridurre, attraverso una rideterminazione della dotazione organica, almeno del 50% la spesa del personale rispetto a quella calcolata alla data di entrata in vigore della legge 56/2014, ponendo in mobilità la parte eccedente del personale che dovrebbe trovare collocazione presso la Regione e presso i Comuni a cui dovrebbero essere trasferite attraverso una norma regionale alcune funzioni ritenute non più fondamentali per le Province;
RITENUTO che per la Regione Abruzzo il personale delle Province che andrà in mobilità è valutato intorno alle 700 unità;
PRESO ATTO che la Regione Abruzzo, ad oggi, pur avendo istituito un osservatorio tecnico – politico per l’applicazione della nuova normativa e per la gestione della fase transitoria, non ancora produce nessuna norma in applicazione della riforma nazionale;
CONSIDERATO inoltre che le quattro Province abruzzesi hanno elaborato una proposta di legge regionale inviata agli organi preposti quale contributo all’immediata emanazione di una norma che alleggerisca le province delle funzioni non più di propria competenza e, conseguentemente, da un impegno economico – finanziario non più sopportabile dai bilanci degli enti riformati;
PRESO ATTO delle norme contenute nella legge di stabilità 2015 (art.1, commi 418 e 419) che hanno stabilito la partecipazione delle Province, già colpite dall’azzeramento dei trasferimenti statali, al contenimento della spesa pubblica per un importo complessivo di un miliardo di euro per l’anno 2015, di 2 miliardi di euro per l’anno 2016 e di tre miliardi di euro per l’anno 2017, e che le somme individuate per ogni singola Provincia con decreto ministeriale dovranno essere riversate su apposito capitolo di bilancio dello Stato;
RITENUTO che l’applicazione della legge di stabilità, insieme all’azzeramento dei trasferimenti da parte dello Stato, porteranno le Province, ed in particolare quelle abruzzesi, ad un immediato collasso con gravi conseguenze sui servizi da erogare ai cittadini;
IMPEGNA
Il Segretario Regionale del partito a rappresentare le problematiche di cui al presente documento al Presidente della Giunta Regionale, al fine di sollecitare le Istituzioni regionali a provvedere rapidamente all’applicazione della riforma di cui alla legge 56/2014 per alleviare le province dal peso economico e finanziario relativo allo svolgimento di funzioni che dal 01.01.2015, secondo le norme, non sono più di loro competenza;
A sollecitare i rappresentanti del Partito Democratico in seno alle Istituzioni regionali ad assumere ogni altra utile iniziativa per la ricollocazione del personale delle Province abruzzesi che dal 01.04.2 015, stante la vigente normativa, sarà posto in mobilità per due anni e che, successivamente, rischia di perdere il posto di lavoro;
IMPEGNA
inoltre il Segretario regionale a rappresentare agli organi nazionali del partito la necessità di un intervento legislativo statale per riesaminare i commi 418 e 419 dell’art.1 della legge di stabilità 2015 in quanto le Province, che già hanno subito l’azzeramento dei trasferimenti statali, non riusciranno a garantire il versamento di un miliardo di euro alle casse dello Stato per l’anno 2015 e di quanto previsto per gli anni successivi, quale contributo alla riduzione della spesa pubblica.
Sen. Tommaso Coletti
