In questi giorni abbiamo assisitito ad un movimento di opinione di tanti operatori del settore culturale a difesa di grandi realtà abruzzesi, come l'Orchestra Sinfonica, il Mastro Giurato e il Tostiano, supportati da interventi di politici locali che hanno difeso e tutelato le proprie realtà artistiche e culturali.
Dai nostri amministratori comunali, invece, non si è levato alcun grido di preoccupazione sull'Istituto Tostiano nei confronti del governo regionale: nessuno, neanche il Sindaco Vincenzo d'Ottavio, è andato in Regione a perorare la causa di una delle nostre eccellenze.
L'amministrazione comunale ha partecipato qualche giorno fa ad un evento al Teatro Regio di Parma insieme a Renato Bruson e all'Istituto Nazionale Tostiano però non si è preoccupata di difenderla e soprattutto non ho sentito levarsi grida di indignazione per la mancata assegnazione di un contributo.
I dipendenti del Tostiano e il suo direttore hanno incontrato il Sindaco tempo fa e gli hanno posto molto chiaramente la situazione tragica dell'Istituto, in cui i dipendenti non prendono gli stipendi con regolarità e sono a rischio anche le attività . Questo in vista del prossimo centenario della morte del musicista ortonese.
Ieri in consiglio comunale ho esposto il problema al Sindaco, alla giunta e a tutto il consiglio comunale mostrando la delibera regionale in cui tante sono le istituzioni culturali finanziate, Fenaroli e Mastrogiurato di Lanciano, Teatro dei Marsi, Giostra Cavalleresca di Sulmona e altre ancora, mentre Ortona è stata completamente ignorata.
Ignorata anche da coloro che in Regione si definiscono rappresentanti del nostro territorio, Camillo D'Alessandro e l'assessore Silvio Paolucci, che nulla hanno fatto affinchè venisse riconosciuto il lavoro dell'Istituzione.
Il Sindaco Vincenzo d'Ottavio come sempre è arrivato tardi. Infatti, ieri in consiglio ha detto che si farà sentire. Doveva farlo prima, avrebbe dovuto lottare come gli altri sindaci a tutela del Tostiano e invece, come già accaduto per l'ospedale, è stato complice degli amici in Regione e adesso a fatti già avvenuti si farà sentire.
Ortona è ormai dimenticata e abbandonata al suo destino, grazie ai nostri amministratori e rappresentanti in regione, Ortona non solo non viene tutelata ma è considerata terra di conquista, terreno fertile dove prendere, per dare ad altri territori che hanno rappresentanti più forti e che si impegnano maggiormente.