Nonostante il Sindaco abbia tentato di mettere l'ennesima pezza già consumata sulla crisi che si prolunga da anni all'interno della maggioranza, rattoppando il rapporto con il PD che si dimostra un partito buono per ogni stagione e per qualsiasi operazione consociativa, conduce ancora la sua azione politica mentendo alla Città con slogan propagandistici da campagna elettorale certamente inutili a recuperare la credibilità politica ormai persa da tempo.
Il primo punto da chiarire è l'atteggiamento di abbandono in cui versa l'Istituto Tostiano sia da un punto di vista organizzativo che da un punto di vista economico.
Se è vero che il contributo nei confronti dell'Istituto è già iscritto nel bilancio regionale, è anche vero che il Sindaco si è distratto proprio quando la città di Ortona poteva fruire di qualche beneficio in più da quei contributi elargiti in questi giorni. La colpa di questo mancato vantaggio economico non è ascrivibile alla Regione che con impegno e dedizione sta recuperando il tempo perso in passato, bensì del menefreghismo politico di chi ha pensato esclusivamente a mantenere la propria poltrona, disinteressandosi del terremoto che stava avvenendo dentro l'Istituto. (Dimissioni del Maestro Montanari personaggio di rilevanza nazionale e stretto collaboratore di Riccardo Muti lasciato andare via così, dimissioni di altri due componenti del cda, scelta discutibile di elargire circa 1000 euro mensili ad un direttore artistico).
A dimostrazione del fatto che sto dicendo solo la verità che nessuno può controbattere, era stata presentata una interrogazione in merito in tempi non sospetti (febbraio 2014) a cui il Sindaco non ha mai risposto.
Riguardo il piano triennale delle opere pubbliche il Sindaco ha inserito di tutto e di più raccontando alla Città le cose che farà.
Purtroppo per lui e per fortuna per Ortona, la legislatura terminerà tra un anno. I pochi mesi rimanenti saranno già di campagna elettorale e dunque risulta inutile presentare grandi progetti che non verranno mai realizzati. Piuttosto ci si sarebbe atteso un piano coi piedi per terra di necessità primarie di cui Ortona ha tanto bisogno e non mettere come priorità il mercato coperto e spostare ad anni successivi la ristrutturazione del Teatro Tosti che versa in condizioni disagiate.
In conclusione, l'azione politica del Sindaco non si smentisce mai, intenta solo a tagliare teste altrui, senza porre le basi per progetti realmente realizzabili come quelli messi in cantiere e che hanno visto la luce nella prima parte del mandato.
