Ci sono pezzi di Ortona trascurati e la Postilli-Riccio è l'esempio lampante di come la Citta' porta con sè il peso di sfregi ambientali, urbani, legali.
Nata per essere il prolungamento del lungomare e unire il litorale di Ortona con quello di Francavilla, da allora e' stata dimenticata ed e' diventata un nastro d'asfalto dove si sommano negligenze ed errori amministrativi, abusi di ogni genere da quelli edilizi a quelli ambientali.
In poco piu' di due chilometri assistiamo ad una concentrazione di degrado dove pezzi di lamiere arrugginite , plastiche e immondizia offrono uno spettacolo desolante. Da piu' parti arrivano proteste, segnalazioni, solleciti a prendere una posizione critica e dura. Lo faccio volentieri anche per il rispetto dell'immagine della Citta' e della sua vocazione turistica. In questi anni chi ha organizzato questo degrado , chi ha abbandonato questa striscia d'asfalto incompiuta, senza marciapiedi, senza luci, priva di spazi decenti per auto, per le persone che la percorrono. La via doveva essere l'immagine di una Citta' di mare, per dare a imprese balneari e quindi promuovere il turismo, invece e' stato generato l'opposto tra opere in cemento sull'arenile ( poi qualcuno dira' che che il mare erode le costruzioni e serviranno centinaia di migliaia di euro per nuove scogliere ) si sono create situazioni " edilizie " tipo capanni con materiali piu' o meno di risulta, la zona e' il trionfo del fai da te urbanistico.
Come al solito tutti strillano e nella confusione, come capita ad Ortona i responsabili la faranno franca , magari per paradosso ne avranno anche benefici.
Cambiare rotta tuttavia e' possibile in tre punti : ripristino della legalita', un piano spiaggia che sia tale e non un condono e il permesso di nuovi abusi ed infine con il reperimento di fondi per creare i marciapiedi, l'illuminazione e i parcheggi.
Si puo' fare se si vuole, le elezioni sono alle spalle , oggi si puo' governare e decidere anche per la Postilli -Riccio.