Può capitare che si abbia bisogno del pronto soccorso, può capitare a tutti, ma una volta varcata la soglia dell’ospedale ci si accorge che il Pronto Soccorso è una sigla perché i reparti del “Bernabeo” o sono chiusi, oppure ridotti, o in carenza di personale o temporaneamente inattivi per le ferie. Tutto questo proprio nel periodo di massima affluenza di persone in città.
Basta un breve e realistico elenco per capire a cosa si va incontro: il sevizio di otorino è chiuso dal 26 luglio e resterà così fino all’ 11 settembre.
Sorte un po’ diversa per il servizio cardiologia che dal 6 agosto al 18 agosto ha funzionato solo di mattina. L’anestesista manca ed è in reperibilità dalle ore 20,00 del sabato alle ore 8,00 di lunedì. Al “Bernabeo” possono essere ricoverati solo gli anziani in geriatria - se ci sono posti liberi - e in chirurgia generale, ma secondo le ultime notizie, il reparto è in imminente rischio di chiusura. In queste condizioni operative il Pronto Soccorso può essere utile solo a un paziente in “codice giallo”, ma ovviamente davanti a medici e infermieri, cortesi e bravi, arriva di tutto, chi ha un malanno in “codice rosso” può essere solo stabilizzato e trasferito. Un dettaglio non da poco è semmai il tempo perso che in alcuni casi è prezioso. Sul fattore tempo c’è da dire che la notte non c’è il radiologo, o meglio di fronte ad un’emergenza deve arrivare da Pescara. Una bella impresa per un malato sapere che deve attendere tutto questo giro.
Ortona, quindi, aveva un Pronto Soccorso, ma oggi questa parola appare una beffa. Ho sottolineato questo problema in Consiglio comunale, scrivendo sull’argomento che è un tema serissimo.
La mia denuncia ha fatto saltare dalla sedia il vice sindaco quasi mio omonimo, il dottor Vincenzo Polidori, che abbandonando la sua flemma, ispirato dal consigliere Montebruno e dai segni di approvazione del sindaco Castiglione, mi ha accusato di fare “allarmismo” di disorientare le persone perché a loro giudizio il Pronto soccorso c’è e non ci sono problemi. Addirittura hanno raccontato in Aula che un’anziana signora avendo letto il mio post sarebbe andata direttamente in un altro ospedale. Io ribadisco e confermo le cose suddette, aggiungo che sarebbe bello che il sindaco, il suo vice e il consigliere di maggioranza smentissero per iscritto. Sarebbe un documento utile almeno per chiarire chi bara sulla pelle delle persone.
PEPPINO POLIDORI CS