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PEPPINO POLIDORI- IL SINDACO MI COSTRINGE A DIFFIDARLO E A INFORMARE IL PREFETTO

CASTIGLIONE L'ISOLAMENTO CHE CONDANNA LA CITTA'

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Castiglione, l’isolamento che condanna la città

In una amministrazione pubblica i veri protagonisti sono i cittadini.

A loro bisogna dare conto, o meglio alle loro esigenze, che si tratti di una buca, di un disguido burocratico, di un dubbio, di un problema, l’amministrazione se ne deve far carico senza se e senza ma.

D’altronde sindaco e assessori, come nel caso degli aumenti delle tariffe comunali, motivano le richieste di denaro con più efficienza e migliori servizi. Possono farlo certo, ma dovrebbero pure dare spiegazioni chiare e non balbettii incomprensibili.


Ad Ortona il sindaco, chiuso nella sua torretta, con il suo nuovo regolamento consiliare non vuole che l’opposizione parli più di 5 (dico cinque) minuti in Consiglio per le interrogazioni su problemi seri e che riguardano il presente e il futuro di Ortona, cosa più grave nemmeno risponde più alle interrogazioni scritte (unico mezzo rimasto alle opposizioni per interloquire con la maggioranza) - ultimo caso in ordine di tempo è la mia richiesta di chiarimenti sulla sicurezza dei lidi balneari e spiagge libere che allego - tanto che ora mi costringe a diffidarlo, informando anche il Prefetto.

Castiglione come sindaco, da segni preoccupanti di isolamento, può essere un fatto suo personale ma non può pensare di isolare l’intera città. Come crede, infatti, di fronteggiare la crisi occupazionale, i debiti del Comune, i lavori pubblici non eseguiti, di porre le condizioni di sviluppo e lavoro per i giovani. Che cosa ha in mente di fare con i suoi assessori per il commercio, il porto, l’agricoltura, il turismo, il sociale? Non dirlo in Consiglio, non rispondere alle interrogazioni, volere essere per forza sordo e muto, porterà, la città in un vicolo cieco.

Infine, c’è da ricordare che il sindaco e gli assessori usufruiscono di una struttura con un centinaio di dipendenti, hanno sostegni economici previsti dalla legge, possono utilizzare i mezzi del Comune che i cittadini pagano, con tasse, tariffe e multe, perché sono obbligati a farlo anche quando le ritengono ingiuste.

Così come è obbligato Castiglione e i suoi assessori a dare risposte certe e con i tempi previsti dal regolamento. Non farlo significa considerare il Comune una roccaforte personale, ma i tempi dei feudi ereditari sono finiti da un pezzo.

PEPPINO POLIDORI  CS

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