Sindaco e assessori, quando l’arroganza colpisce i deboli
Parlare di ignoranza giuridica, di inciviltà, di una maggioranza con a capo un sindaco che si è contornato di consiglieri inconcludenti, è dire ancora poco. Oggi nell’Aula consiliare è andata in scena la crisi morale di questo sindaco e giunta; per non esserne in nessun modo complice ho abbandonato l’aula. La storia è semplice: da quando sono entrato in consiglio mi batto per rendere il Comune una sede aperta a tutti i cittadini, non devono esserci barriere architettoniche e altri ostacoli per nessuno. Ho chiesto con documenti e proposte che le opere siano realizzate perché abbiamo una sede Municipale con gravissime carenze, tali da pregiudicare l’incolumità dei cittadini e di chi ci lavora. Le risposte, invece, del sindaco e di alcuni suoi fedelissimi, sono state grossolane, scortesi, stupidamente provocatorie. Così ho chiesto, di fronte alle richieste accorate di un cittadino in carrozzina impossibilitato a salire le scale, di rinviate la riunione Consiliare e riconvocarla a stretto giro in un luogo idoneo. Le minoranze si sono trovate d’accordo con la mia pregiudiziale, mentre sindaco e maggioranza si sono divertite a criticare se non a sbeffeggiare la mia proposta, un modo di fare che è uno schiaffo a quanti in Ortona hanno un problema fisico. Ricordo che in più occasioni ho sollecitato i lavori di adeguamento perché li ritengo per un motivo di civiltà prioritari a molte altre cose una priorità, rispetto ai soldi gettati per fare un continuum inutile di feste e festicciole, degli stipendi più che raddoppiati di sindaco e giunta, che dovrebbero lavorare più che autocelebrarsi mentre la città affonda, sotto il peso della crisi economica delle famiglie e del lavoro. Leggo che il Comune di Ortona ha raggiunto il record di entrate grazie alle multe inflitte ai cittadini, agli aumenti a raffica del costo dei sevizi, sindaco e assessori se ne compiacciono pure. Manca solo un dettaglio: un Comune, una amministrazione, un Consiglio comunale, un sindaco, degli assessori ed i consiglieri, esistono perché ci sono i cittadini a cui offrire una città che migliora e che merita rispetto. Questo principio viene costantemente violato dal “primo cittadino” e dai suoi consiglieri che credono di avere un potere onnipotente e senza confini. È il momento che prendano atto di essere a servizio della città, di essere soggetti a critiche e leggi. Superare i limiti come la storia insegna porta male. Faccia il sindaco un atto di civiltà, faccia un passo indietro e dica alla città che ha sbagliato. Ci farebbe una figura politica migliore e, forse, anche come persona.
PEPPINO POLIDORI CS
#Ortona #ConsiglioComunale #Arroganza #Disabilità #AbbattimentoBarriereArchitettoniche #Ci