Castiglione e le bolle di sapone
Perché fare opposizione se ad Ortona va tutto bene?
A sentire sindaco e assessori (ogni giorno e in tutte le salse), raccontano che la città scoppia di gioia, c’è lavoro, c’è un grande porto, ci sono tantissimi turisti a far felici i commercianti, c’è tanta cultura. A sentirli ogni mattina sui giornali e sulle bacheche Facebook del Comune, ci sono soldi per ogni cosa: strade, illuminazione, fondi per la sicurezza, per sistemare strutture pubbliche come scuole, teatro, cimitero, asili, impianti sportivi. Castiglione e assessori si auto descrivono come impegnatissimi e attenti ad ogni richiesta.
Così a fare la parte dei “piantagrane” o come dicono loro “a creare problemi” e dare una “brutta immagine di Ortona”, ci sono io e altri colleghi della opposizione. A leggere le loro dichiarazione sale il dubbio se davvero abitiamo in città diverse:
io vedo una Ortona con troppi disoccupati e in ginocchio economicamente; una città senza idee e progetti che diano occasioni vere di lavoro; una agricoltura che da ricca diventa povera; un porto in mano a monopolisti che tra poco diranno che lo scalo è di loro proprietà; di opere pubbliche ferme, di strade rotte, di sicurezza zero, di vie trasandate.
Nel favoloso mondo del sindaco tutto questo non c’è, a lui piace la “comunicazione” le belle favole che si raccontano con gli assessori nelle salette del Municipio dove elogiandosi a vicenda in allegria si specchiano rimirandosi fighissimi: intelligentissimi, pieni di buonumore e ottimismo. Forse è vero, il potere senza controllo dà alla testa.
Di controllo, infatti, non vogliono nemmeno sentirne la parola: si rabbuiano, si irritano, si infastidiscono, annunciano e applicano delibere tappa bocche.
Così nel silenzio arriva l’autunno su una città che si spegne, e tra poco un altro anno perso. L’unica cosa che si può dire della Ortona vera a quella della bolla di sapone dove vivono Castiglione e assessori: Fermatevi.
PEPPINO POLIDORI CS