SINDACO E ASSESSORI DILEGUATI. CHIEDIAMO UN NUOVO CONSIGLIO D’URGENZA. ECCO LE NOSTRE PROPOSTE CONCRETE IN AIUTO DI FAMIGLIE E COMMERCIANTI
Basta silenzi e scelte improvvisate del sindaco e della sua maggioranza. Abbiamo chiesto un nuovo Consiglio comunale urgente perché sindaco e assessori si sono dileguati davanti ad una difficilissima emergenza economica che sta portando famiglie e imprese sul lastrico. È la seconda volta che con i colleghi Simonetta Schiazza e Angelo Di Nardo chiediamo al sindaco di prendere decisioni a favore dei cittadini.
È incredibile che debbano essere tre consiglieri di opposizione e per la seconda volta, a sollecitare il sindaco e la sua maggioranza a tornare in Comune per decidere iniziative concrete. Finora abbiamo assistito ad ambiguità, perdite di tempo ma a nessuna decisione (se non quelle parziali adottate sulla falsariga di quelle da noi proposte di riduzione TARI e TASI). Chiediamo al sindaco chiarezza e non trovate folcloristiche.
Castiglione crede di poter recitare tutte le parti in commedia: era lui che in Consiglio comunale il 4 aprile ha deciso con i suoi assessori l’aumento delle tasse da 12 milioni a 12 milioni e 325 mila euro per questo 2020, per poi scendere in piazza con la fascia tricolore e raccogliere le chiavi dei commercianti e far finta pure di essere preoccupato.
Senza coerenza: da un lato aumentare tasse e imposte, quelle vere che pioveranno sulla testa di famiglie e commercianti, poi la trovata mistificatoria di mettersi a fare il “paladino delle Chiavi”.
Dal 4 aprile poniamo il problema degli interventi urgenti da fare. Li abbiamo scritti più di una volta: recuperare soldi tagliando spese rinviabili, per creare un fondo di solidarietà. Il 30 aprile, inoltre, siamo tornati alla carica con nuove e più dettagliate proposte. Per due volte sono state rigettate dal sindaco e dai suoi assessori e consiglieri, pur di non rinunciare agli aumenti generosamente riconosciuti per gli organi istituzionali e alle spese per le manifestazioni, dicendo che ci avrebbero pensato loro.
Al contrario sindaco e maggioranza si sono dileguati - ammantando la loro fuga con polemichette - Castiglione non è riuscito nemmeno a spendere i soldi che lo Stato, 161 mila euro, gli ha affidato in via di urgenza per dare sostegni ai cittadini in difficoltà. Solo una minima parte è andata alle famiglie. Noi vogliamo sapere in Aula (in modo che tutti ascoltino, non nei salottini di sindaco e assessori) a chiare lettere il perché di questi ritardi. Chi ha sbagliato, chi sta ritardando gli aiuti. Per quali motivi e interessi.
Questa nostra richiesta di un nuovo Consiglio comunale urgente servirà per chiarire cosa combina il sindaco e riproporremo le nostre soluzioni per trovare subito i fondi - 130.000,00 euro - da destinare alle attività produttive. Vogliamo finalizzare le risorse per le famiglie in difficoltà, per il commercio e piccole imprese, per il pagamento dei canoni di affitto e delle utenze di acqua, gas e luce e per gli ulteriori costi della sanificazione dei locali.
Siamo a tre mesi dalla emergenza sanitaria ed economica, il sindaco Castiglione decida sulle nostre proposte. Subito perché non è giusto giocare sulle difficoltà di chi ha bisogno.
peppino polidori consigliere comunale ortona
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