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L'ASSESSORE CANOSA DIA CONTO DELLE FATTURE E DELLE RICEVUTE DELLE SUE FESTE ANZICHE' ATTACCARE IN MODO SCOMPOSTO ED ARROGANTE IL CONSIGLIERE D'OPPOSIZIONE

I NODI VERRANNO AL PETTINE COME LE STESSE FATTURE E RICEVUTE

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L’EVOLUZIONE DELL’ASSESSORE CANOSA DA “IL LAVORO RENDE LIBERI”, AGLI “STRANIERI CHE VENGONO QUI PER COLONIZZARE”.

Nella città di Ortona, l’assessore al turismo Cristiana Canosa, in Consiglio Comunale, non sapendo cosa rispondere sui 340 mila euro spesi in 18 mesi e su cui ho chiesto da tempo chiarimenti su fatture, ricevute e molto altro - documenti richiesti e sollecitati anche dai Revisori dei Conti e dai colleghi dell’opposizione - la replica è stata un attacco a Tollo, alla mia città natia- allego il video del Consiglio: “l’avvocato Polidori sa di Turchi e Crociati, di Ortona non sa assolutamente nulla”.  Per dare più forza al suo prezioso ragionamento aggiunge: “E COME TUTTI GLI STRANIERI VIENE QUI CERCANDO, COME DIRE, DI COLONIZZARE, ACCUSARE, COMANDARE E PRENDERE IL POTERE IN MANIERA SCORRETTA, MOLTO, MOLTO SCORRETTA”.

Ma quando la dottoressa Canosa è in vena sa dire e scrivere cose da rabbrividire. 
Una volta è riuscita ad arrivare in cima alle cronache nazionali. Erano i bei tempi politici per lei, nel sodalizio istituzionale con l’ex presidente della Provincia di Chieti, Tommaso Coletti, e presa dallo slancio la Canosa scrisse su un depliant firmato da Coletti per i Centri per l’impiego, la frase “Il lavoro rende liberi”, non capendo di citare ARBEIT MACHT FREI (dal tedesco: 'Il lavoro rende liberi' che era il motto posto all'ingresso di Auschwitz). Il depliant vergato dalla Canosa fece il giro dell’Italia - per approfondire l’argomento ecco cosa riferì il quotidiano Il Giornale: “Una frase che evoca i peggiori fantasmi della nostra storia recente, il nazismo e lo sterminio degli ebrei, e quell’”Arbeit macht frei” che campeggia con agghiacciante ironia in cima ai cancelli di Auschwitz. Ma la gaffe non termina qui. Perché Tommaso Coletti, questo il nome dello smemorato presidente della Provincia di Chieti, nello stesso testo ci tiene a spiegare perché ha scelto proprio quelle parole: «Non ricordo dove lessi questa frase, ma fu una di quelle citazioni che ti fulminano all’istante perché raccontano un’immensa verità». 
Coletti per mano della Canosa, ebbe una certa notorietà. La Regione Abruzzo dovette, invece, scusarsi con l’ambasciata Israeliana. 

Negli anni l’assessore Canosa ha però affinato il suo prestigio convincendo  esponenti del Pd e anche il sindaco Castiglione (da nemici ad amici) ad essere profumatamente stipendiata, ma solo con soldi di enti pubblici: la Provincia, la Regione, i Comuni. Ora che l’assessore Canosa è così spavaldamente in forma confidiamo che il bello debba ancora arrivare. Cosa ci riserverà ancora pur di non parlare con le ricevute delle spese sostenute. I tempi promettono bene. Forse riserverà una sorpresa. Chissà, le feste infatti sono solo all’inizio.

PEPPINO POLIDORI CONSIGLIERE COMUNALE ORTONA
#Ortona #AssessoreCanosa #StranieriCheVengonoPerColonizzare #Razzism

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