PORTO, ECCO PERCHÉ HO VOTATO NO.
Pensare al porto del futuro significa cambiare molte cose. La prima è rendere il porto una struttura competitiva, efficiente ed un beneficio per la ricchezza dell’intera comunità. Questo ho detto alla riunione del Comitato porto che si è riunito dopo due anni di silenzio. Ho parlato del FUTURO perché il presente è così fallimentare che solo una proposta shock può funzionare. Tuttavia, sono stato inascoltato e l’unico a votare contro i progetti e come saranno usati i milioni di euro che sindaco e imprese portuali vedono già in cassa, pronti da utilizzare.
Le cifre in ballo, stando alle cose dette, sono 60 milioni di euro, fondi presi dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che si aggiungono ai 60 milioni di euro del Masterplan e ai 9,5 milioni di euro previsti per il dragaggio. Insomma, cifre da capogiro che arriveranno per lo scalo marittimo: quasi 130 milioni di euro sui quali solo martedì scorso si è saputo qualcosa su come saranno spesi.
Ho riscontrato, sottolineandolo, un primo dubbio nell’iter di questi finanziamenti.
Il progetto, redatto a grandi linee dalla Capitaneria di porto, è stato illustrato dal Comandante del porto e deve essere approvato entro ottobre; tuttavia, né il presidente del Comitato porto, né il sindaco lo hanno trasmesso a tutti i componenti del Comitato. Come dire, alcuni sanno e sapevano ed altri no.
Le mie osservazioni critiche riguardano la viabilità sia su gomma che su ferro. Nel progetto, per motivi di sicurezza, è prevista la CHIUSURA DI VIA CERVANA con il ripristino della vecchia strada provinciale che per un tratto corre parallela alla ferrovia (coma da slide allegata). Tale chiusura è stata comunicata ora ma evidentemente qualcuno ci avrà lavorato da tempo.
Per il raccordo ferroviario con il porto, nella slide sono rappresentate due alternative: un’ipotesi su via Cervana e, in alternativa, nel lato dell’area della cosiddetta “Ritorna”, opzione poi esclusa.
La mia proposta, invece, è quella di SPOSTARE STAZIONE E TRACCIATO FERROVIARIO DIETRO LA CITTÀ nella zona prevista per la Zes (Zona economica speciale), area che d’altronde è pensata per il porto, liberando tutto il litorale dalla linea ferroviaria da Francavilla ad Ortona. Così come è accaduto a San Vito con benefici incredibili per tutta la zona del litorale.
Questo è l’unico PROGETTO A BENEFICIO DI TUTTI I CITTADINI, in grado di far fare un salto eccezionale al Prodotto Interno e all’economia di Ortona. Il porto avrebbe una grande area retrostante fruibile anche per il commercio, il turismo e la nascita di nuove imprese di servizi.
La proposta non è stata accolta e nemmeno presa in considerazione.
Così come non è stata accolta la mia sollecitazione a stralciare la parte del progetto riguardante la viabilità poiché si creeranno nuovi problemi a danno di molti altri cittadini e di imprese turistiche che pure esistono storicamente nell’area adiacente il molo sud.
Ho votato contro e sono stato il solo, mentre tutti gli altri hanno approvato e votato a favore compreso il consigliere Marchegiano e il componente indicato da Fratelli d’Italia.
A beneficio di chi legge, faccio una brevissima cronistoria su come vengono dette e annunciate le cose e su come poi non vengano fatte. Di tutti i fondi, di cui per anni hanno parlato e straparlato politici, amministratori, giornali, etc, nemmeno un centesimo è stato finora speso ad Ortona. Dal 2007 nulla è arrivato tranne le mille dichiarazioni inconcludenti. I fondi per il dragaggio, annunciati come imminenti, risalgono al 2007. Sono passati 14 anni senza fare nulla.
Ora che sono in arrivo 130 milioni di euro si sono svegliati in molti. Senza che sia ancora chiaro chi li spenderà, chi controllerà e a cosa serviranno.
Un’ultima considerazione. Di questi investimenti Ortona dovrebbe sapere tutto nei minimi dettagli perché le ricadute (ad esempio della chiusura di via Cervana) non saranno poche ed i problemi saranno per molti. Come minimo il Consiglio comunale doveva essere informato. Il Comitato porto è un’espressione del Consiglio comunale ed era tenuto ad informare tutta la Città.
Come al solito, ad Ortona in pochi brinderanno ed in molti faranno fatica a capire chi prende le decisioni a beneficio di chi e per che cosa.
PEPPINO POLIDORI CONSIGLIERE COMUNALE ORTONA
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