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Boom di cicloamatori sulla Via Verde, ma segnaletica carente oltre ai tratti da completare

Sempre maggiore appeal per la pista ciclopedonale della Costa dei Trabocchi con alcune criticità che vanno risolte

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Boom di cicloturisti lungo la Via Verde nei ponti del 25 aprile e del 1° maggio. Mai come quest’anno la pista ciclopedonale, che collega Ortona con Vasto attraverso un suggestivo percorso di 42 chilometri, ha dato prova di essere uno dei grandi attrattori della Costa dei Trabocchi, anche se non mancano le note dolenti, come la mancanza di idonea segnaletica e l’assenza di interi tratti che costringono gli amanti delle due ruote a pericolose deviazioni sulla Statale 16.

“Durante gli ultimi due ponti abbiamo registrato un incremento di cicloturisti”, conferma Anna Margareth Ciccotosto, operatrice turistica, “l’attenzione nei confronti della Via Verde è aumentata. Il 60% delle persone che ha raggiunto Vasto tra il 25 aprile e il 1° maggio è arrivata in bicicletta o con la bicicletta caricata in macchina. Si tratta di cicloturisti che si sono fermati una o due notti, favorendo così un turismo di prossimità. La pista ciclopedonale è sicuramente un attrattore verso il quale c’è molta attenzione. L’unico neo, a parte i tratti mancanti, è l’assenza di segnaletica. Coloro che hanno percorso il pezzo di pista ciclabile che attraversa la riserva naturale di Punta Aderci si sono imbattuti con una serie di problemi legati alle interruzioni e alla mancanza di cartelli. Molti di loro hanno vagato, disorientati, nella zona industriale, prima di potersi nuovamente immettere sulla pista a Vignola. Insomma”, conclude Ciccotosto, “bisognerebbe dedicare maggiore attenzione alla segnaletica che potrebbe aiutare il cicloturista che non conosce il territorio a muoversi meglio lungo la Via Verde. E non sarebbe sbagliato, in attesa del completamento di questa importante infrastruttura, riservare su via Osca una corsia alle bici come hanno proposto di recente i Consorzi Vasto in Centro e Vivere Vasto Marina”.

Quello della scarsa segnaletica non è un problema nuovo, al contrario è stato evidenziato a più riprese nel corso degli anni dalle associazioni ciclistiche locali, le quali spesso e volentieri arrivano in soccorso dei cicloturisti che provengono da altre regioni attratti dalla tanto pubblicizzata Via Verde della Costa dei Trabocchi. L’altra priorità è l’ultimazione della pista ciclopedonale inaugurata il 27 aprile scorso dalla Provincia.

All’appello mancano, oltre al pezzo che dovrebbe collegare la riserva di Punta Aderci con Vignola, il tratto di Casalbordino (dove in assenza di sedime ferroviario la pista verrà realizzata sul lungomare) e quello di Torino di Sangro, dove per aggirare la frana di Lago Dragoni verrà realizzato un ponte in acciaio sul mare lungo 300 metri e una barriera radente di 274 metri.

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