Dopo la recente denuncia di Coldiretti Chieti sugli effetti negativi delle incessanti piogge sulla viticoltura, il miglioramento delle condizioni climatiche ha consentito agli agricoltori di accedere, ancora con qualche difficoltà, nei propri vigneti per verificare lo stato di salute delle proprie viti.
Gli eccessi di acqua e i ristagni che persistono in alcune zone non hanno consentito di effettuare subito i trattamenti opportuni per combattere i patogeni e dove gli agricoltori erano già intervenuti le abbondanti precipitazioni ne hanno ridotto l’efficacia.
“La situazione – dice Luca Celestino, direttore Coldiretti Chieti - appare piuttosto critica con infezioni patogene, in particolar modo da peronospora, che ha compromesso gli impianti viticoli e che inevitabilmente andrà ad incidere in maniera estremamente negative sulla raccolta. Si stima un impatto negativo su tutto il comparto in termini di raccolta che va tra il -50% e il -70% a seconda delle tipologie di uva e che riguarda in maniera trasversale tutto il territorio chietino con particolar riguardo agli impianti di bassa quota”.
Secondo il presidente di Coldiretti Chieti Pier Carmine Tilli “gli effetti in termini economici sono particolarmente rilevanti se si tiene in considerazione tutta la superficie impiantata e il volume d’affari che il comparto genera, in particolar modo nel territorio chietino. Assistiamo – conclude il presidente - con sempre maggiore frequenza a fenomeni metereologici che mettono a rischio il lavoro e i sacrifici degli agricoltori e la maggiore formula di tutela del rischio resta la stipula di polizze assicurative in grado di proteggere il reddito delle nostre imprese agricole da fenomeni sempre più imprevedibili ed impattanti”.
Coldiretti ricorda inoltre che, come per il Fucino, anche per la provincia di Chieti è stata inoltrata alla Regione Abruzzo la verifica dei danni per la richiesta dello stato di calamità.