Sarà l’olio extravergine d’oliva prodotto dalla famiglia Troiano di Pescara, nell’uliveto storico di Spoltore, ad alimentare, per la prima volta nella storia, le lampade votive delle ampolle contenenti il sangue di San Gennaro nel Duomo di Napoli. La consegna ufficiale avverrà sabato 16 novembre, in occasione del tradizionale evento della ‘Processione dei Frati morti e delle anime perse’, promosso dall’associazione Fontevecchia di Spoltore, che aprirà il ‘Natale lungo’ partenopeo. Si tratta di un evento, giunto alla nona edizione, nato da un ormai consolidato partenariato tra le associazioni napoletane e abruzzesi: ‘I Sedili di Napoli – ETS’ e ‘Fontevecchia’ di Spoltore, che da anni portano avanti l’interessante progetto di recupero delle memorie storiche e culturali meridionali, legate al ‘Culto dei Morti’ e alle antiche leggende natalizie che intorno a questo tema sono ancora vive nella memoria degli anziani ma che trova un riscontro anche nel Presepio popolare napoletano.
Sabato 16 novembre dalle ore 11, dal Complesso dei Padri Vincenziani a Via Vergini di Napoli, si muoverà la ‘Processione dei Frati Morti e delle Anime Perse’: un corteo in abiti settecenteschi, realizzati per l’Associazione Rievocatori Storici ‘Fantasie d’Epoca APS’ da Francesca Flaminio, ed ottocenteschi realizzati per l’Associazione ‘Partenope Rinasce’, con gli ospiti abruzzesi ‘Le Zampogne d’Abruzzo’, ‘I Cantori di Grotta e Sant’Anna’, anch’essi in abiti ottocenteschi, ‘Compagnia La Gualdana dell’Orso’ e ‘Beato Marco d’Aviano’, oltre ai tradizionali e suggestivi costumi dei ‘Pulcinella Abruzzesi’.
La processione, evento condiviso con il Complesso Vincenziano, in collaborazione con l’Associazione di Protezione Civile ‘Base Condor’ e l’Associazione ‘Getta la Rete’, con il patrocinio morale della Municipalità 3 del Comune di Napoli, non ha valenza liturgica perché consistente nella attualizzazione, per la nona volta nella Città di Napoli, della devozione popolare per il Culto dei Morti, una risposta culturale ed identitaria al fenomeno commerciale e di omologazione culturale con tratti di esoterismo di Halloween che da qualche anno ha preso piede anche nel nostro Paese ma che è del tutto estraneo alla nostra cultura. Non mancherà infatti la presenza delle ‘cascettelle dei Morti’ portate dai bambini partenopei a ricordo dell’usanza un tempo diffusa a Napoli per onorare i cari defunti.
La processione fa riferimento a una delle tante leggende popolari legate al Natale e che vede protagoniste le figure di frati incappucciati che nella Notte dei Morti, si manifestano al mondo dei Vivi per recitare preghiere a suo tempo negate. Il simbolismo è quello del passaggio tra i due mondi e della Speranza di Salvezza e infatti, in molti presepi popolari napoletani, le figure dei “frati morti” sono raffigurate nell’atto di attraversare un ponte.
Durante il corteo, che partirà da Via Vergini per raggiungere come prima tappa la chiesa di Santa Maria dei Miracoli in Piazza Miracoli, per poi riportarsi in Via Vergini passando per il Supportico Lopez, imboccherà Via Arena alla Sanità e sosterà alla casa di S. Alfonso de’ Liguori per un omaggio con le zampogne al celebre “Quanno nascette Ninno”, poi per la Traversa Lammatari si porterà in Piazza Sanità e da lì raggiungerà Piazzetta San Severo e Via Santa Maria Antesaecula per un omaggio alla Casa di Totò, dove lo scrittore David Ferrante illustrerà la leggenda del Mazzamurillo che ha molto in comune con la figura del Monaciello.
Il rientro poi per le ore 13, in Via Vergini per il commiato nel Complesso Vincenziano. Sono previste alcune soste durante le quali saranno fornite tutte le notizie ai turisti e ai napoletani presenti, anche sulle ‘cascettelle dei morti’ fino a qualche anno fa in uso tra i bambini e saranno distribuite le noci, altro elemento simbolico che sarà ‘svelato’ in queste occasioni, grazie ai contributi di Luciano Troiano, presidente dell’associazione Fontevecchia, nonché momenti recitati e drammatizzati a cura dell’attore e regista Angelantonio Aversana.
L’evento si chiuderà con la consegna ufficiale al Duomo di Napoli e al Complesso Vincenziano della Sanità dell’olio extravergine d’oliva di proprietà della famiglia Troiano di Pescara, frutto di un uliveto datato 1609, che andrà ad alimentare le lampade votive poste dinanzi alle ampolle contenenti il sangue di San Gennaro e alla terza ampolla custodita nel complesso dei Vincenziani di Borgo Vergini, e sarà la prima volta nella storia che l’olio arriverà dalle campagne abruzzesi, a sugellare ulteriormente il legame con la Campania. L’olio verrà consegnato nelle mani dei rappresentanti della Delegazione del Comitato Diocesano San Gennaro, Guardia d’onore della cripta di San Gennaro.