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Festa di Sant'Antonio a Villa Grande, stand gastronomici sabato 13 e domenica 14

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Il Comitato Feste Villa Grande 2015 composto dal presidente Giorgio Di Camillo, dal segretario Alfredo Mastrocola, dal tesoriere Tommaso Sarchese e dai consiglieri Valerio di Nenno e Don Enrico Nzaji, ha organizzato i festeggiamenti in onore di San Antonio a Villa Grande di Ortona . Ecco il programma:

Sabato 13 giugno 2015

11:00, S. Messa solenne in canto

19:00, Processione con la statua di S. Antonio, al rientro S. Messa solenne in canto

20:30, Festa popolare in onore di S. Antonio, apertura stands gastronomici con arrosticini, salsicce e tanto altro... Il tutto accompagnato da vari contorni, vino e birra

21:00, Esibizione del gruppo etnico popolare salentino " HEIMARMENE"

Domenica 14  giugno 2015

09:00, Passeggiata musicale della Banda di Atessa con le sue majorettes per le vie di Villa Grande

11:00, S. Messa in canto

15:00, Passeggiata musicale della Banda di Atessa con le sue majorettes da Iurisci, Pincione, Sarchese, Carmine, Villa Deo a Villagrande

20:30, Apertura stands gastronomici con arrosticini, salsicce e tanto altro con vari contorni, accompagnati da vino e birra

21:00, Esibizione della "Banda Piazzolla"

23:30, Fuochi pirotecnici

Il Diacono, Don Enrico Nzaji, invitandoci a soffermarci sul Santo festeggiato, ci ha parlato della sua storia

«Sant'Antonio di Padova fu il Santo dei miracoli. Il nome di battesimo era Fernando, nacque a Lisbona in Portogallo nel 1195. Venne accolto tra i canonici regolari di Sant'Agostino. Dopo un'intesa vita ascetica presso i canonici regolari agostiniani di Coimbra (Lisbona), Antonio passò tra i minori di San Francesco d'Assisi, che incontrò alla Porziuncola nel 1221

Andò  in missione fra i popoli in Africa. Ma una malattia gli fece capire che il suo campo d'apostolato sarebbero state l'Italia e la Francia, nazioni che percorse predicando con soddisfazione dei fedeli e gran frutto di conversioni. Come predicatore del vangelo, esercitò il suo ministero nell'Italia del nord e nella Francia meridionale.

Fu il primo nel suo ordine ad insegnare teologia ai confratelli francescani. Nei suoi numerosi scritti e nelle prediche la profusione di testi biblici era così tanta e tale che Pio XII nel 1946 lo onorò del titolo di dottore evangelico.

Il suo culto è tra i più popolari della storia e iniziò già a partire dalla canonizzazione, l'anno dopo la sua morte a Padova nel 1231. Della sua predicazione restano significative testimonianze negli scritti che riportano le sue omelie. Universalmente venerato dal popolo cristiano, le sue reliquie sono custodite nella basilica omonima a Padova, meta di continui pellegrinaggi». 

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