L'evento "miracoloso" è accaduto il 6 settembre 1258 ad Ortona a mare.
La folla di fedeli attendeva con ansia nei pressi del castello aragonese, il ritorno nella sua città del navarca ortonese LEONE ACCIAIUOLI, che trasportava con le navi le ossa dell'apostolo Tommaso proveniente dall'isola di CHIOS.
La flotta ortonese, composta da 3 galee, si era recata nell'isola greca per partecipare alla battaglia,che il principe di Taranto MANFREDI, sosteneva agli ordini del suo luogotenente Filippo Chinardo, per diventare imperatore d'oriente.
Venuto a conoscenza da un anziano sacerdote,che nella chiesa di Chios vi erano custodite le ossa dell'apostolo Tommaso, Leone Acciaiuoli insieme ai marinai ortonesi, organizzò il furto sacro.
Il corpo dell'apostolo e la pietra tombale furono trasportate ad Ortona con il parere favorevole anche dell'ammiraglio Chinardo, che tolse dall'equipaggio della flotta di Leone per motivi religiosi, i marinai di fede musulmana.
L'arrivo delle galee nel porto di Ortona, che all'epoca era posizionato allo Scalo, ossia lato torrente Peticcio, fù salutato festosamente dal popolo, quale evento importantissimo, da scrivere nella storia.
Proprio in quella occasione accadde il primo "miracolo" di San Tommaso.
La figlioletta di Leone Acciaiuoli, Lucia, cieca dalla nascita, mentre correva ad abbracciare il padre riacquistò immediatamente la VISTA.
L'accaduto è stato anche "immortalato" con una piccola scultura raffigurante la bambina vedente.
La scultura è stata installata allo spigolo dello stabile situato alla fine di Corso Matteotti, dove oggi è situata la trattoria di San Domenico.
L'evento straordinario testimoniò la presenza divina dell'apostolo e la devozione che il popolo ortonese riservò nel corso dei secoli al nuovo cittadino illustre.
La Chiesa, con il suo atteggiamento di prudenza, non fa alcuna menzione di questo "miracolo" ma ci sono numerosi riscontri extra Clero, che ne testimoniano la veridicità .
Beati coloro che credono senza vedere...